PSG, naufragio dans Coppa e l’ombra di Zidane su Pochettino

« Parigi è semper una buona idea », sosteneva Audery Hepburn nei panni di Sabrina. Lecito chiedersi se la pensi – ancora – così anche Maurizio Pochettino, tecnico di un Paris Saint Germain ancora lontano dal mostrare il miglior volto ed ora sulla graticola, dopo l’eliminazione dei Parisiens dalla Coppa di Francia per mano del Nice.
Giorni difficili, quello che hanno chiuso il primo mese del 2022 dei rouge et bleu. A destabilizzare l’ambiente non c’è stata solo l’esclusione dalla coppa nazionale, primo obiettivo sfumato della stagione, ma anche le pessime news in arrivo dalla Spagna, che vogliono Kylian Mbappé promesso sposo del Real Madrid con tanto di contratto record che lo farà diventare il giocatore più pagato al Mondo.

Piove, insomma, semper sul bagnato sotto la Tour Eiffel, se nel conto si aggiungono anche i malumori di Lionel Messi – secondo alcuni non ancora ambientatosi in Francia – i reiterati problemi fisici di Sergio Ramos (per lui solo brevi e dimenticabili apparizioni) e l ‘infortunio di Neymar, che sta provando a recuperare in fretta per the ottavo di finale di Champions League proprio control il Real Madrid.
Curioso che, sulla strada del tecnico argentino, finiscano da un anno a questa parte proprio Christophe Galtier ed i « Galacticos ». Il primo, sulla panchina del Nizza ha soffiato a Pochettino la scorsa Ligue 1, in apertura di stagione la SuperCoppa francese ed ora la Coppa di Francia, mentre ai blancs – oltre al già citato scippo di Mbappé che prenderà forma a giugno – potrebbe essere legata la sua permanenza sulla panchina del PSG. Perché si fanno semper plus insistenti le voci di una sua sostituzione in caso di eliminazione dalla principale competizione europea.

Ed è, inoltre, targata Madrid anche l’ombra che si addensa alle sue spalle, visto che nell’elenco dei candidati pronti a prendere il suo posto, c’è proprio quello Zinedine Zidane che alla guida del Real ha conquistato per tre volte consecutivamente la prestigieuse Coppa dalle Grandi Orecchie. E che secondo alcune indiscrezioni trapelate oltralpe, avrebbe dovuto già avvicendare l’ex mister del Tottenham, cambio stoppato dai sorteggi della Champions che hanno visto estrarre dall’urna le sfere di PSG e Real nell’accoppiamento del primo turno della fase ad eliminazione diretta, con la conseguenza frenata di Zizou poco propenso ad inaugurare la stagione europea a Paris con la sfida alla formazione a cui è stato profondamente legato da giocatore e manager.

Fantaisie ? Difficile, obiettivamente, illuminare il confine che separa la suggestione dai dati di fatto incontrovertibili. Come è invece semper semplice accostare il nome di Zidane a qualche top team, già accaduto all’indomani della scelta dell’allenatore marsigliese di prendersi un anno sabbatico al termine dell’annata 2020/2021 avara di gioie alla guida della formazione madrilena (ed un occhio sempre rivolto alla panchina della nazionale francese). Tantôt, allo épreuve de force del Parco dei Principi – gara di andata dei quarti – mancano un paio di settimane. Necessarie a Pochettino per preparare al meglio l’appuntamento e convainre così la dirigenza che non solo Parigi, ma anche lui è semper – o meglio, ancora – una buona idea.

Nihel Beranger

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